Il 22 aprile di ogni anno è la Giornata della Terra, un evento mondiale dedicato alla sensibilizzazione sull’importanza della protezione dell’ambiente e alla promozione di azioni per preservare la salute del nostro pianeta. Questa giornata offre un’opportunità per riflettere sulle sfide ambientali che affrontiamo e per incoraggiare azioni concrete a livello individuale, comunitario e globale per ridurre l’impatto negativo sull’ambiente e promuovere la sostenibilità.

È un momento per celebrare la bellezza e la diversità della Terra, così come per riconoscere la responsabilità che tutti noi abbiamo nel proteggere e preservare il nostro ambiente per le generazioni future. L’Earth Day 2024 ci invita a considerare il nostro rapporto con la natura e ad adottare comportamenti e politiche che promuovano la salute del pianeta e di tutti gli esseri viventi che lo abitano.

Per l’occasione Google ha proposto un doodle molto particolare, in cui le lettere di Google si trasformano in immagini di luoghi in cui persone, comunità e governi si impegnano nella protezione della bellezza naturale del nostro pianeta, della biodiversità e delle risorse. Esempi che offrono speranza e ottimismo, ma che ci ricordano anche che c’è ancora molto da fare per affrontare la crisi climatica e la perdita di biodiversità, come evidenziato anche dal report del progetto Copernicus.

L’Earth Day offre un momento di riflessione sulle sfide ambientali che affrontiamo e ci sprona ad adottare comportamenti e politiche che favoriscano la sostenibilità. Questo si collega direttamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030, che includono la lotta contro il cambiamento climatico, la promozione della biodiversità e la protezione delle risorse naturali.

Cos’è l’Agenda 2030

L’Agenda 2030 è un piano d’azione globale adottato dalle Nazioni Unite nel settembre 2015. Formalmente intitolata “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, l’agenda impegna i paesi membri delle Nazioni Unite a lavorare insieme per affrontare una serie di sfide globali entro il 2030. Queste sfide sono suddivise in 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), che comprendono la lotta alla povertà, la promozione della salute e del benessere, la riduzione delle disuguaglianze, la protezione dell’ambiente e la promozione della pace e della giustizia. L’obiettivo dell’Agenda 2030 è quello di garantire un futuro sostenibile per le generazioni presenti e future, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e ambientale in tutto il mondo.

Eurostat, l’agenzia di statistica dell’Unione europea, ha emesso il rapporto “Sustainable development in the European Union – Monitoring report on progress towards the SDGs in an EU context – 2023 edition” (vedi qui), che presenta una visione statistica dei progressi verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) nell’UE.

Il documento offre una panoramica completa dei SDGs, con un focus sui trend degli ultimi cinque anni, basati sui dati fino al 2021 e 2022. Sebbene l’UE abbia mostrato progressi significativi su diversi SDGs, il rapporto evidenzia sfide nei settori ambientali. Il rapporto valuta i trend degli indicatori a breve e lungo termine, analizzando gli ultimi cinque e 15 anni rispettivamente.

Ecco i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030:

  1. Fine della povertà: Porre fine alla povertà in tutte le sue forme ovunque.
  2. Fame zero: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile.
  3. Salute e benessere: Garantire una vita sana e promuovere il benessere per tutti, a tutte le età.
  4. Educazione di qualità: Garantire un’istruzione inclusiva, equa e di qualità e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti.
  5. Uguaglianza di genere: Raggiungere l’uguaglianza di genere e garantire l’empowerment di tutte le donne e le ragazze.
  6. Acqua pulita e igiene: Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dell’igiene per tutti.
  7. Energia pulita ed accessibile: Garantire l’accesso a un’energia affidabile, sostenibile e moderna per tutti.
  8. Lavoro dignitoso ed economia: Promuovere la crescita economica sostenuta, inclusiva e sostenibile, il pieno e produttivo impiego e il lavoro dignitoso per tutti.
  9. Industria, innovazione ed infrastrutture: Costruire infrastrutture resilienti, promuovere l’industrializzazione sostenibile e favorire l’innovazione.
  10. Riduzione delle disuguaglianze: Ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i paesi.
  11. Città e comunità sostenibili: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.
  12. Consumo e produzione responsabili: Garantire modelli di produzione e consumo sostenibili.
  13. Azione per il clima: Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e i suoi impatti.
  14. Vita acquatica: Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per lo sviluppo sostenibile.
  15. Vita sulla terra: Proteggere, ripristinare e promuovere un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire in modo sostenibile le foreste, combattere la desertificazione e fermare e invertire la perdita di biodiversità.
  16. Pace, giustizia ed istituzioni solide: Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, fornire accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli.
  17. Partenariati per gli obiettivi: Rafforzare i mezzi di attuazione e rivitalizzare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.

Ogni obiettivo ha obiettivi specifici che gli Stati membri delle Nazioni Unite si sono impegnati a raggiungere entro il 2030. Uno di questi obiettivi è quello di promuovere città e comunità sostenibili (Obiettivo 11), che include anche la promozione di edifici e infrastrutture sostenibili. Questo collegamento ci porta al concetto di “Case green”, edifici progettati e costruiti con un’impronta ambientale ridotta e che utilizzano risorse rinnovabili e sostenibili.

Case green

Le Case green sono un’espressione tangibile degli sforzi per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare nel contesto urbano. Queste case possono contribuire a diversi obiettivi, come la promozione dell’energia pulita e accessibile (Obiettivo 7), la riduzione delle emissioni di gas serra e la promozione della salute e del benessere delle comunità (Obiettivo 3). Promuovendo l’uso di materiali sostenibili e pratiche di costruzione eco-friendly, le Case green contribuiscono anche alla conservazione della biodiversità e alla protezione degli ecosistemi terrestri e acquatici (Obiettivi 14 e 15).

La direttiva casa green dell’Unione Europea mira a ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990, con l’obiettivo di raggiungere emissioni zero entro il 2050. La direttiva prevede che tutti i nuovi edifici siano a zero emissioni dal 2028 e che gli edifici esistenti raggiungano la classe energetica E entro il 2030 e la classe D entro il 2033. Inoltre si prevede il divieto di utilizzo di combustibili fossili per il riscaldamento entro il 2035 e l’abolizione dei sussidi per l’installazione di boiler a combustibili fossili entro il 2024.

Kadri Simson, Commissaria per l’Energia dell’UE, sottolinea che gli edifici sono il settore più energivoro in Europa, consumando il 40% dell’energia e generando il 36% delle emissioni di gas serra. Gli immobili meno efficienti consumano dieci volte più energia di quelli nuovi o ben ristrutturati, evidenziando la necessità di considerare questi consumi nelle decisioni di pianificazione e investimento.

Secondo Unimpresa, entro il 2030 sarà necessario un investimento di 275 miliardi di euro per raggiungere gli obiettivi in tema di costi. I singoli Paesi non avranno finanziamenti dedicati, ma potranno accedere ai fondi dell’UE, come il Fondo sociale per il clima, il Recovery Fund e i Fondi di sviluppo regionale. Per esempio Il governo ha introdotto gli Ecobonus (sia per aziende che per privati) come incentivi fiscali per favorire gli investimenti in efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili. Questi bonus mirano principalmente all’installazione di impianti fotovoltaici e cercano di rendere più accessibili e convenienti gli interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e ridurre l’impatto ambientale.

Conclusioni

La Giornata della Terra ci offre l’opportunità di riflettere sull’importanza di promuovere città e comunità sostenibili. Attraverso iniziative innovative e impegni concreti, possiamo contribuire a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e a proteggere il nostro pianeta per le generazioni future. È fondamentale collaborare a livello locale e globale per creare ambienti urbani più verdi, resilienti e inclusivi. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di costruire un futuro più sostenibile per tutti.